E’ di questi ultimi giorni la campagna d'informazione lanciata su larga scala (e con un tempismo perfetto che dà da pensare ad una strategia mediatica studiata a tavolino) su pressoché tutti i principali canali comunicativi (Tv – testate giornalistiche e siti tematici) volta a dare estremo risalto ad uno studio scientifico (peraltro pubblicato nel 2015) presentandolo come l’ultima verità acquisita dalla comunità scientifica mondiale.
Perché ci si ammala di cancro? Ecco tutte le colpe del Dna - Corriere della Sera -23 marzo
Tumori la maggior parte sono dovuti al caso Repubblica – 23 marzo
I tumori come mutazioni casuali del Dna - La Stampa-23 mar 2017
 
Peccato che il lavoro di cui trattasi sia già piuttosto datato (è stato pubblicato nel 2015 sulla rivista Science)  e che nel frattempo numerosi altri studiosi si siano prodigati a pubblicare i loro risultati e controdeduzioni a tale ipotesi.
Peccato soprattutto che a questi però, numericamente ben più numerosi, non sia stato dato risalto alcuno.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27031507
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27073649
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26122457
Che strano…..
Che sia anche questo frutto del “Caso”?
Se non esiste nessun modo di prevedere se e quando un atomo radioattivo nel nostro corpo deciderà di decadere e sparare una particella a frantumare un gene “onco-sopressore” in una nostra cellula – non vedo perché questa circostanza debba essere considerata un effetto quantistico, intrinsecamente casuale, addebitabile quindi ad un “errore” del nostro “povero” DNA.
Sarebbe come se gli inquirenti chiamati ad indagare su un caso di morte violenta lo liquidassero come “suicidio” solo perché non in grado di determinarne il colpevole effettivo….
Certo è che ora, grazie a questo bombardamento mediatico, la gente comune, al più disinformata (o è meglio dire male informata?), potrà sentirsi sicuramente moralmente più sollevata, libera di recarsi a fare le proprie vacanze in Giappone (a Fukushima ciò che è evidente è solo l’ ”ombra del mostro”…) o nel Mar Rosso (sui cui fondali giacciono tonnellate di fusti contenenti rifiuti tossici/radioattivi scaricati dalle industrie occidentali con la complicità di governi conniventi) o nelle zone del Mediterraneo dove si sono verificati casi analoghi grazie al disinteressato interesse di attività mafiose/affaristiche, e le popolazioni della terra dei Fuochi, finalmente, potranno tornare a lavorare tranquillamente i loro campi che sono stati usati per decenni come discariche per tutte le porcherie del mondo civilizzato, e i cittadini del mondo intero saranno finalmente liberi dall’incubo di dover continuamente pensare a cosa gli mettono nel piatto le industrie manifatturiere del Food  (grano Ucraino e Bielorusso ) e i Russi stessi ora si chiederanno “ma tutti quei soldi spesi per costruire sto ca..xxo di sarcofago? Ma chi ce l’ha fatto fare!!?”.
E gli inglesi riusciranno a mangiarsi tutto il riso di Fukushima, che nel frattempo hanno comperato attraverso una società commerciale britannica (a bassissimo prezzo = altissimi guadagni) pensando di trasferirne buona parte verso i paesi europei (visto che ha prevalso la Brexit ora questo dovrebbe essergli impedito…)
Di sicuro non se lo potranno chiedere i 4000 “bonificatori” deceduti in occasione dell’incidente nucleare di Chernobyl (mandati a spalare con vanghe e badili ), e non potranno sentirsi più “alleggeriti” i tanti bambini deceduti nelle province campane, così come i circa 300.000 deceduti per tumore ogni anno in Italia o le decine di milioni deceduti nel mondo.
Ma…. il “Caso”, perché ha deciso di accanirsi così, negli ultimi decenni, contro la razza umana?
Come mai questi ricercatori, che hanno sostanzialmente elaborato un algoritmo statistico basandosi su dati probabilistici e “discutibili”, non si sono chiesti come mai il “Caso” si comporti in maniera così “discontinua” in rapporto al fattore “Tempo”?
E come mai sto maledetto “Caso” è capace di abbattersi  con particolare spietatezza su alcune popolazioni piuttosto che su altre?
Il DNA dei morti di mesotelioma di Casale Monferrato è stato vittima degli influssi di una singola e particolarissima “convergenza astrale” che, presa a sé, statisticamente non ha rilevanza alcuna in rapporto ai “grandi numeri” su cui si basa questa ricerca?
E le popolazioni delle Terre (o i mari) dei Fuochi, sparsi per il mondo, sono da considerarsi come le eccezioni che confermano la regola?
Ma è il “Caso” che ha determinato lo straordinario  sincronismo con cui è stato dato risalto a siffatta “ricerca scientifica” oppure l’Industria del Cancro (e con ciò intendo tutta la rete di strutture e apparati pubblici e privati, industrie e organizzazioni che antepone l’interesse economico/affaristico a quello della tutela della salute), ci ha messo….lo zampino?
 
(quando vogliono sanno perfettamente come provocartelo…)

E infine, se dovesse prevalere questa “diabolica” concezione, che ne sarebbe della Prevenzione? 
Non ci resterebbe altro che giocarcela a dadi col Diavolo?


(a cura di Alessandro Ricchi - Fondazione Giuseppe Di Bella ONLUS)