Un tema, quello della ricerca medica per migliorare la cura dei tumori, da sempre caro al Carroccio e all’onorevole Cesare Ercole (nella foto). «Sia in questa che nella passata legislatura - spiega il parlamentare leghista -,ci siamo interessati all’argomento e alla metodica Di Bella, soprattutto dopo quella devastante sperimentazione voluta dall’allora ministro Bindi. Una sperimentazione guidata e portata avanti in un modo non clinico e di parte. Dalla parte, soprattutto, delle gradi multinazionali produttrici dei chemioterapici». 
Ecco perché, sottolinea l’esponente leghista, «abbiamo presentato diverse interrogazioni al ministro della Sanità cercando di spingerlo a riprendere in mano quelle sperimentazioni con i dovuti modi e con tutti i canoni agganciandoci soprattutto alla recentissima letteratura internazionale. Non dimentichiamo che in molti Paesi c’è una rivalutazione della Somatostatina come aveva detto 100 anni prima il professor Di Bella. Da una parte, insomma, la ricerca scientifica, dall’altra la libertà di cura. Non vogliamo dire - continua Ercole -, che la cura Di Bella è la panacea di tutti i mali e che va meglio della chemioterapia, pensiamo solo che ogni paziente sia libero di curarsi come meglio crede e ci auguriamo che la regione Lombardia, una volta approvata la riforma federale, voglia dare il via a una sperimentazione controllata investendo nella ricerca e soprattutto nella potenzialità di questi farmaci».