La Fondazione Luigi Di Bella, nata nel giugno di quest’anno e che porta avanti il metodo di cura dei tumori ideata dal professore modenese, ha annunciato ieri a Bologna l’inizio di una sperimentazione scientifica multicentrica, finanziata dalla stessa Fondazione senza alcun intervento delle case farmaceutiche. "Il metodo Di Bella avrà così la possibilità di essere applicato e analizzato nei risultati secondo criteri internazionalmente riconosciuti che permetteranno la pubblicazione degli esiti su riviste scientifiche di prestigio" ha spiegato il dottor Giuseppe Di Bella, figlio del professore modenese, anch’egli medico. “Al momento sono una trentina i medici selezionati per la raccolta dei dati - continua Di Bella - hanno ricevuto i moduli da compilare e i pazienti sono già diverse centinaia, dal Friuli alla Sicilia. La sperimentazione userà i farmaci base, somatostatina, retinoidi, melatonina, inibitori della prolattina, vitamina D3 e dosi minimali di chemioterapici in una proporzione di 1 a 100 rispetto alle quantità utilizzate nell’oncologia convenzionale; poi ci saranno farmaci di supporto e modulazione, il tutto rientrerà in protocolli verificabii e ben studiati. Entro due anni dovremmo avere i dati definitivi e statistiche assolutamente affidabii”. Al momento l’ostacolo maggiore appare quello dei fondi con cui finanziare la sperimentazione: “Cercheremo di ottenere fondi comunitari se possibile, di contattare fondazioni di banche e Regioni - aggiunge ancora Di Bella - ma siamo decisi ad andare fino in fondo”.