La sperimentazione del 1998 - motivi e prove della sua invalidità
Pubblicato il 11/04/2014
RASSEGNA STAMPA
Così hanno truffato Di Bella (Marco Travaglio - La Repubblica)
Perchè la Sperimentazione del Metodo Di Bella è fallita? (RAI 3 - REPORT)
I DOSSIER sulle CAUSE INVALIDANTI
Dossier 1 : La Sperimentazione MDB: ragioni reali per cui si giunse alla sperimentazione.
Dossier 2 : Contestazione documentata delle anomalie che hanno destituito di ogni valore scientifico la sperimentazione.
AGGIORNAMENTO E SINTESI SPERIMENTAZIONE
RAPPORTI CON IL PARLAMENTO e il MINISTERO della SANITA'
Nel 1997, gli esiti positivi del MDB, in assenza di tossicità, avevano creato un crescente interesse da parte della pubblica opinione, e una crescente ostilità da parte di quei circoli di potere che, come scrive Ralph Moss, "formano una sorta di establishment del cancro, che controlla l'orientamento della prevenzione, della diagnosi e della terapia del cancro".
Si arrivò a manifestazioni di piazza, originate dal rifiuto di sottostare a regole, coercizioni burocratiche, commissioni e apparati sanitari arroganti e vessatori, che avevano la finalità, sempre più palese, di salvaguardare inconfessabili interessi di casta, corporazione, politici e finanziari. La richiesta dell’erogazione da parte del SSN, fu elusa con una sperimentazione di fase 2, che nessuno aveva chiesto, se non quanti erano interessati a delegittimare l’MDB. Una sperimentazione di fase 2 che non aveva alcun senso, perché i farmaci componenti l’MDB erano noti nelle loro caratteristiche chimiche, biochimiche, farmacologico-tossicologiche.
Come suggerito da molte pubblicazioni e studi clinici era auspicabile verificare l’effetto delle molecole dell’MDB, in situazioni neoplastiche iniziali, non inquinate da pregressi trattamenti, dando evidenza e serietà scientifica con un gruppo di controllo in doppio cieco. Ciò al fine di eludere la fin troppo prevedibile ostilità e conflitto ideologico, se non finanziario, da parte di appartenenti ad apparati sanitari e medici, che vivevano, e avevano costruito un prestigio, una carriera, una rispettabilità scientifica, e prosperavano, su presupposti che venivano smentiti, vanificati, radicalmente delegittimati, di cui veniva impietosamente evidenziata quella sostanziale inefficacia e inaccettabile tossicità, che tutti conoscevano, ma che nessuno denunciava.
La necessità di considerare attentamente e dispensare senza ostacoli burocratici, e pretestuose scuse di sorta l’MDB, concedendo nei fatti quella libertà di cura sancita dall’articolo 32 della Costituzione, ma rimasta lettera morta, fu sollevata fin dal 1996 da alcune interrogazioni parlamentari a risposta scritta al Ministro della Sanità.
La forma, la sceneggiatura, l’apparenza della sperimentazione furono perfette, accuratamente studiate da un’accorta regia, per dare l’impressione della massima serietà e scientificità, con tanto di “Comitati guida” e perfino una costosissima commissione di esperti internazionali, sontuosamente ospitata e lautamente retribuita, (È risaputo che gli organi politici e ministeriali sono particolarmente generosi col denaro dei contribuenti) che in pratica si limitò a prendere atto di quanto faceva l’ISS, ma non svolse alcun effettivo e reale controllo, non si accorse di nulla, non evidenziò alcuna delle clamorose e lampanti anomalie della sperimentazione, malgrado fossero oggetto di gravissime denunce da parte di decine di interrogazioni parlamentari e di inchieste da parte della magistratura, la cui conduzione e conclusione tratteremo adeguatamente. Né risolse problemi che per il Ministero si rivelarono insormontabili, come l’eliminazione dell’acetone dal composto di retinoidi, o le prove di stabilità dei retinoidi stessi. Drammatici problemi che le farmacie private hanno dimostrato di risolvere facilmente e correntemente, così come comuni laboratori (Come quello di Trento, di cui alleghiamo documentazione). Basterebbe il solo riscontro clinico: numerosi pazienti hanno denunciato gravi disturbi all’assunzione del composto di retinoidi erogato dal Ministero, accompagnato da evidente odore di acetone (vedi documento sull’acetone), disturbi che scomparivano sostituendo le preparazioni ministeriali con quelle galeniche fornite dalle farmacie private.
Si arrivò a manifestazioni di piazza, originate dal rifiuto di sottostare a regole, coercizioni burocratiche, commissioni e apparati sanitari arroganti e vessatori, che avevano la finalità, sempre più palese, di salvaguardare inconfessabili interessi di casta, corporazione, politici e finanziari. La richiesta dell’erogazione da parte del SSN, fu elusa con una sperimentazione di fase 2, che nessuno aveva chiesto, se non quanti erano interessati a delegittimare l’MDB. Una sperimentazione di fase 2 che non aveva alcun senso, perché i farmaci componenti l’MDB erano noti nelle loro caratteristiche chimiche, biochimiche, farmacologico-tossicologiche.
Come suggerito da molte pubblicazioni e studi clinici era auspicabile verificare l’effetto delle molecole dell’MDB, in situazioni neoplastiche iniziali, non inquinate da pregressi trattamenti, dando evidenza e serietà scientifica con un gruppo di controllo in doppio cieco. Ciò al fine di eludere la fin troppo prevedibile ostilità e conflitto ideologico, se non finanziario, da parte di appartenenti ad apparati sanitari e medici, che vivevano, e avevano costruito un prestigio, una carriera, una rispettabilità scientifica, e prosperavano, su presupposti che venivano smentiti, vanificati, radicalmente delegittimati, di cui veniva impietosamente evidenziata quella sostanziale inefficacia e inaccettabile tossicità, che tutti conoscevano, ma che nessuno denunciava.
La necessità di considerare attentamente e dispensare senza ostacoli burocratici, e pretestuose scuse di sorta l’MDB, concedendo nei fatti quella libertà di cura sancita dall’articolo 32 della Costituzione, ma rimasta lettera morta, fu sollevata fin dal 1996 da alcune interrogazioni parlamentari a risposta scritta al Ministro della Sanità.
La forma, la sceneggiatura, l’apparenza della sperimentazione furono perfette, accuratamente studiate da un’accorta regia, per dare l’impressione della massima serietà e scientificità, con tanto di “Comitati guida” e perfino una costosissima commissione di esperti internazionali, sontuosamente ospitata e lautamente retribuita, (È risaputo che gli organi politici e ministeriali sono particolarmente generosi col denaro dei contribuenti) che in pratica si limitò a prendere atto di quanto faceva l’ISS, ma non svolse alcun effettivo e reale controllo, non si accorse di nulla, non evidenziò alcuna delle clamorose e lampanti anomalie della sperimentazione, malgrado fossero oggetto di gravissime denunce da parte di decine di interrogazioni parlamentari e di inchieste da parte della magistratura, la cui conduzione e conclusione tratteremo adeguatamente. Né risolse problemi che per il Ministero si rivelarono insormontabili, come l’eliminazione dell’acetone dal composto di retinoidi, o le prove di stabilità dei retinoidi stessi. Drammatici problemi che le farmacie private hanno dimostrato di risolvere facilmente e correntemente, così come comuni laboratori (Come quello di Trento, di cui alleghiamo documentazione). Basterebbe il solo riscontro clinico: numerosi pazienti hanno denunciato gravi disturbi all’assunzione del composto di retinoidi erogato dal Ministero, accompagnato da evidente odore di acetone (vedi documento sull’acetone), disturbi che scomparivano sostituendo le preparazioni ministeriali con quelle galeniche fornite dalle farmacie private.
DOCUMENTAZIONE COMPLETA :
SECONDA PARTE
Titolo: Contestazione documentata delle anomalie che hanno destituito di ogni valore scientifico la sperimentazione.