ANALISI SUI RISULTATI CLINICI RELATIVI ALL'APPLICAZIONE DEL MDB SUI PAZIENTI AFFETTI DA SARCOMA E RIVOLTISI ALLO STUDIO MEDICO DELLA FONDAZIONE DI BELLA nel periodo 2004-2009.

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Osservatorio Statistico Permanente

SARCOMI

I Sarcomi sono tumori con una bassa incidenza (abbastanza rari) ma che, a causa delle diverse sedi di possibile localizzazione, e del grado istologico, possono assumere caratteristiche di aggressività particolarmente elevate, chiaramente accentuate da ulteriori localizzazioni metastatiche. Gli studi statistici più accreditati rilevano una sopravvivenza a 5 anni di circa il 50% dei pazienti (ma solo del 15% per quelli in stadio avanzato/metastatico).
Il trattamento di elezione rimane sostanzialmente quello chirurgico, abbinato molto spesso a radioterapia, meno frequentemente a chemioterapia.

Premessa I

I parametri utilizzati, e universalmente riconosciuti, per le indagini relative alla efficacia terapeutica di un trattamento medico sono, sostanzialmente, tre:
  • RISULTATO TERAPEUTICO ( Remissione-Stabilizzazione-Progressione)
  • SOPRAVVIVENZA ( ad una certa data dalla prima diagnosi – 5 anni )
  • PERFORMANCE STATUS (qualità di vita)
Il limitato numero di casi (17) pervenuti allo Studio Medico della Fondazione, e le diverse caratterizzazioni istologiche, non consentono la formulazione di un approfondito studio statistico, e quindi se non altro comparabile con dati statistici provenienti dalle più accreditate istituzioni medico/scientifiche. Tuttavia i dati in nostro possesso, elaboraboli per lo più solo in maniera aggregata, sono in grado comunque di dimostrare un netto miglioramento delle performance terapeutiche, rispetto ai risultati ottenuti dalle metodologie “convenzionali” presentati dalle medie statistiche ufficiali.

SOPRAVVIVENZA a 5 anni dalla diagnosi
 
 
A - STATISTICHE UFFICIALI

Partiamo dagli ultimi dati presentati dal Registro italiano (AIRTUM 2007), che, in questo caso, risultano aggregati per 2 grandi tipologie:
Sarcomi dell’osso e Sarcomi dei tessuti molli
Come possiamo vedere dalle tabelle riportate in seguito il registro italiano presenta i dati sotto forma di: Sopravvivenza Osservata – obs ( quella reale raggiunta dai soggetti oggetto di indagine) che di: Sopravvivenza Relativa – rel ( indicatore che mette in relazione la sopravvivenza osservata con quella generale della popolazione, in base all’età dei pazienti e alle aspettative di vita della popolazione di pari età.) I registri tumori internazionali, invece, riportano unicamente il dato della Sopravvivenza Relativa (rel)
 

 



NOTA:
I registri nazionali dei tumori utilizzano, generalmente, solo il parametro relativo alla Sopravvivenza Relativa


La sopravvivenza relativa, cioè la sopravvivenza specifica per un determinato tumore, si ottiene dividendo la sopravvivenza osservata per la sopravvivenza generale della popolazione.
un esempio:
  • sopravvivenza osservata nel gruppo dei malati = 4%
  • sopravvivenza della popolazione = 66%
  • sopravvivenza relativa = (4/100)/(66/100) = 4/66 = 6%.

E’ facile constatare che, poiché l’aspettativa di vita non è mai = 100, ma decresce con l’aumentare dell’età, la sopravvivenza relativa, escludendo le altre cause di morte, è sempre più alta della sopravvivenza osservata.

Dunque, riprendendo il discorso, il Registro Tumori Italiano indica le seguenti rilevazioni:

La sopravvivenza osservata , a 5 anni, risulta, rispettivamente del 52% (ossei) e del 54% (tessuti molli) mentre,
la sopravvivenza relativa, a 5 anni, risulta, rispettivamente, del 57 % (ossei) e del 62% (tessuti molli).

Quest’ultimo indicatore, calcolato dal National Cancer Istitute (SEER 17 geographic areas) sui casi di sarcoma osservati negli Stati Uniti, rappresenta:
Sarcomi dei tessuti molli 66,1% (sopravvivenza relativa a 5 anni )
Sarcomi dell’osso 66,3 % (sopravvivenza relativa a 5 anni)
 

 
(http://seer.cancer.gov/publications/survival/surv_sarcomas.pdf)
(http://seer.cancer.gov/publications/survival/surv_bone_joint.pdf)
 
Un altro studio statistico condotto negli Stati Uniti qualche anno prima aveva indicato, aggregando i dati di tutti i tipi di sarcoma (sia ossei che dei tessuti molli) una percentuale di sopravvivenza a 5 anni del 50,3 % e del 54,7 % per le tipologie ossee.

 
B - STATISTICHE SARCOMI trattati con MDB

I dati elaborati dall’analisi delle cartelle cliniche dei pazienti (17) giunti allo Studio Medico della Fondazione, sono i seguenti:
 
  • Osteo-Condro Sarcomi : 5
  • Sarcomi Tessuti Molli : 12
  • Sopravvivenza generale (osservata) a 5 anni = 86%

Le tabelle sotto-riportate rappresentano un estratto della cartella clinica di ogni singolo paziente.

N.B.
La percentuale statistica della sopravvivenza è calcolata sulla reale sopravvivenza (osservata) e non su quella relativa
(che mostrerebbe percentuali numeriche sensibilmente più alte) .

OSTEO-CONDRO SARCOMI ( risultato: 100% sopravv. a 5 anni)


osteosarcomi.jpg


SARCOMI DEI TESSUTI MOLLI ( risultato: 78 % sopravv. a 5 anni)

 


tessuti-molli.jpg

 
C - EFFICACIA del MDB
 
I 17 pazienti sono giunti allo studio medico della Fondazione nelle seguenti condizioni:
Stadio I = 2
Stadio II = 1
Stadio III = 3
Stadio IV = 11

Il 65% dei pazienti presentavano quindi tumori in fase metastatica. I risultati terapeutici ( 65% remissioni – 12% stabili – 24% progressioni) sono di seguito graficamente rappresentati :
 


 
( i 4 casi in progressione riguardano pazienti giunti in osservazione che hanno iniziato il trattamento terapeutico quando la malattia era già ad uno stadio IV )


UN CASO EMBLEMATICO

Un caso per tutti: (del quale disponiamo di immagini relativi a referti di indagini strumentali, e il cui percorso clinico dimostra indiscutibilmente la relazione di causa/effetto tra malattia e MDB)

PAZIENTE R.I. ( anni 12)
16/2/2000 - Asportazione di neoformazione ( 2,7cm. x 2 cm) al tallone del piede destro.
Referto Istologico : “”…EMANGIOMA A CELLULE FUSIFORMI (MORBO DI MAFFUCCI – MALATTIA DI OLLIER)

La relazione clinica descrive inoltre: “””… di fianco al reperto asportato, a sinistra e percettibile al tatto,altro di dimensioni 0,7 x 0,7. A destra altri due (1,7x1,2 – 0,7x0,7)…”
Asportati successivamente in data 3/1/2001

2002 – Improvviso peggioramento della vista all’occhio destro. Ulteriori accertamenti (RM)accertano la presenza di una massa tumorale in sede craniale in zona INTRA E SUPRASELLARE.

26/3/2002 - Asportazione chirurgica
Referto Istologico: “”..CONDROSARCOMA DI BASSO GRADO ASSOCIATO A TUMORE ADENOIPOFISARIO…”

Inizio 2005
: La paziente manifesta crescente DIPLOPIA

5/4/2005
– RM referto: “”…Marcata crescita dimensionale della struttura precedentemente descritta, che arricchisce il mezzo di contrasto. Non si può escludere un’iniziale crescita per recidiva…
 

 
6/9/2005 Referto RM : “”…Si evidenzia una neoformazione “con aspetto a nido d’ape” di max.1.5 cm. di diametro a livello parasellare dx con coinvolgimento del chiasma del nervo ottico. Segnale di un tumore residuo/recidivante…””

20/5/2005 - Prescrizione e inizio MDB
BLOCCO DELLA PROGRESSIONE

 
6-12-2005 RM: “””…massa parasellare suprasellare di natura recidivante cm. 2,1 x 2,3…”

SUCCESSIVA REMISSIONE
 
26/4/2006 - PET TC Referto: “”…le immagini tomografiche non documentano accumuli patologici del radiofarmaco su tutto l’ambito scintigrafico.””

13/11/2006 - PET TC Referto: “”…le immagini tomografiche documentano una regolare distribuzione del radiofarmaco su tutto l’ambito scintigrafico. Regolare ed omogenea appare la distribuzione del tracciante a carico della componente corticale, del parenchima cerebrale e cerebellare.”

LA PAZIENTE SUCCESSIVAMENTE, VISTO IL RISULTATO POSITIVO, DI PROPRIA INIZIATIVA INTERROMPE BRUSCAMENTE IL TRATTAMENTO TERAPEUTICO.
 
SUCCESSIVA RECIDIVA ( diagnosticata dopo 30 mesi)

6/4/2009 RM Referto: “”…lesione espansiva a partenza dalla fessura petro-occipitale destra che si sviluppa in sede para, retro e suprasellare delle dimensioni di mm 35x50x35. …il chiasma sembra essere sollevato, schiacciato e spinto contro lateralmente. La lesione solleva il tratto A1 dx e disloca lateralmente il sifone carotideo…posteriormente la lesione esercita un discreto effetto massa sul ponte e sulla basilare, che sembra essere accolta in una “doccia” mediana del profilo pontino…(a dx) non sono più riconoscibili il piano di Meckel ed il seno cavernoso. Controlateralmente si osserva un altro processo espansivo(15x23x25) che dalla fessura petro-occipitale si sviluppa a cavallo del basi cranio coinvolgendo l’apice petroso e lo spazio masticatorio … Conclusioni: Condrosarcoma bilaterale.”

8/5/2009 – Visita allo studio Dott. Di Bella e nuova prescrizione
 
MDB BLOCCO DELLA PROGRESSIONE – FASE DI SOSTANZIALE STABILITA’

9/10/2009 – RM Referto: “”…Non si osservano sostanziali modificazioni dei reperti rispetto all'indagine RM precedente; in particolare non si rilevano significative variazioni dimensionali a carico del voluminoso processo espansivo extra-assiale che interessa l'apice petroso e il versante dx del clivus e si estende nella loggia parasellare omolaterale. Stabili appaiono sopratutto gli effetti compressivi esercitati dalla lesione sulla parete ventrale del ponte e del peduncolo cerebrale destro e sul versante omolaterale del chiasma ottico. Anche l'altra lesione espansiva, situata a livello della fessura petro occipitale sn, manifesta aspetto RM e dimensioni analoghe al passato…””

26/3/2010 - RM referto: “”…in ambito sovratentoriale, a destra presenza di processo espansivo a partenza dall’apice petroso con principali diametri di 50x36x38 millimetri. La lesione contiene numerose calcificazioni nel suo contesto e presenta un enhancement disomogeneo….Una seconda lesione si evidenzia a partenza dall’apice petroso di sinistra con principali diametri di 25x24x11 millimetri. Non si osservano calcificazioni apprezzabili ma è presente un enhancement omogeneo…””

13/9/2010 – PET Total body : “”…lo studio a livello cerebrale dimostra, rispetto alla RM dell’aprile 2009 , un discreto accumulo del tracciante in corrispondenza della lesione di sinistra (fessura petro-occipitale) mentre in corrispondenza della voluminosa lesione di destra la distribuzione del tracciante appare estremamente disomogenea con focali aree di iperaccumulo….non accumuli patologici a livello dello studio total body…””
 

 
ATTUALMENTE LA PAZIENTE, PER POTER CONTINUARE A CURARSI, E FAR FRONTE AL RELATIVO ESBORSO ECONOMICO, HA TRASFERITO LA PROPRIA ATTIVITA’ IN SVIZZERA. LA MALATTIA RIMANE, PER IL MOMENTO, SOSTANZIALMENTE STABILE E CIO’ LE CONSENTE UNA VITA PRATICAMENTE NORMALE E SODDISFACENTE.

 

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